I primi venti autunnali iniziano a farsi sentire sulla pelle,
ma per ricordare luoghi caldi, spiagge e sole, vogliamo parlare di un frutto
esotico originario dell’America centrale, oggi molto diffuso anche in Europa e
coltivato nelle regioni calde del mondo. Perché? L’ananas è mediamente ricco di zuccheri e calcio, ma le
caratteristiche peculiari e importanti di tale frutto sono da ascrivere alla
sua spiccata azione diuretica, all’azione antiinfiammatoria e all’attività fluidificante sul sangue.
L’ananas è ricco di un principio attivo chiamato bromelina che nell’uomo svolge un’azione
antiedematosa, antiinfiammatoria e di riassorbimento degli ematomi.
Il principio attivo dell’ananas viene impiegato anche
nell’industria farmaceutica per la preparazione di antiinfiammatori e nell’industria
alimentare per l’intenerimento della carne.
Dal punto di vista nutrizionistico l’impiego del frutto
fresco può essere quindi utile alle persone con tendenza alla ritenzione
idrica, poiché svolge un’importante funzione diuretica naturale; si può
consumare in discreta quantità a fine pasto, sia a pranzo che a cena e talvolta
si può aggiungere anche a colazione. Già
dopo qualche giorno se ne potranno riscontrare glie effetti benefici.
Allo stesso modo può essere impiegato nella nutrizione delle
persone dispeptiche per favorire la digestione delle proteine sfruttandone la
proprietà proteolitica; si può addirittura utilizzare per predigerire la carne
aggiungendo il suo succo durante la
cottura della carne stessa oppure praticando una macerazione della carne in
un tempo precedente la cottura.
Al contrario in caso di individui con particolari tendenze di
rischio emorragico, oppure sottoposti a terapia con anticoagulanti orali, in
considerazione dell’eventuale azione sulla ipercoagulabilità del sangue da
parte dei principi attivi del frutto, è sconsigliabile il suo utilizzo
sistematico per evitare un eventuale incremento del rischio emorragico.
Dott.ssa Rita Pavia
Biologa nutrizionista