“Tra le Terre” è una rete al femminile,
che si dirama fra le colline dell’Oltrepò e le risaie della Lomellina, in
provincia di Pavia. Sei realtà rurali gestite da altrettante donne, che con
coraggio, creatività e spirito d’iniziativa hanno recuperato, innovando, i
valori della tradizione agricola locale.
La Tenuta San Giovanni si trova a
Olevano di Lomellina, non distante da Vigevano, che anche quest'anno ha rinnovato lo storico primato di piazza più bella d'Italia. È cresciuta intorno a un antico edificio risalente al
1780, compendio di un antico castello e racconta una bella storia di famiglia.
La maggior parte degli edifici che la
compongono è stata voluta da Angelo Galbarini, sindaco di Pavia agli inizi del Novecento e bisnonno di Cristiana Sartori, laureata in
agraria, che oggi
gestisce con la famiglia la struttura e racconta con passione e competenza le
sue esperienze sul campo (è proprio il caso di dirlo).
Oltre all'agriturismo,
intitolato a nonno Leone, trovano spazio all’interno anche corsi di cucina,
eventi come la Seconda Conferenza Internazionale dei Sistemi produzione di
risicoltura biologica e dal 2004, in collaborazione con l’amministrazione
Comunale,
il Museo di Arte e Tradizione Contadina. In un futuro forse non
troppo lontano, potrebbe esserci anche la realizzazione di un corso pratico
sull' “Economia delle coltivazioni biologiche” destinato a giovani laureanti
nella Facoltà di Scienze Agrarie di Milano che intendono intraprendere questa
professione.
La tenuta ospita attualmente un orto biologico dove crescono fra l’altro
azuki rossi, fagioli cannellini, fagiolini dell’occhio e rose, utilizzati per
preparare piatti sfiziosi e legati al ciclo delle stagioni, che si avvalgono
della collaborazione di altri produttori virtuosi, ma si è specializzata soprattutto nella produzione di riso bio, il cui
alto valore gastronomico è riconosciuto anche dall'esigente Confraternita
del risotto.
Fra le specialità spicca il Riso Rosso Ermes Biologico, prodotto in
esclusiva per SA.PI.SE, Cooperativa agricola di Vercelli che commercializza
sementi di riso in tutta l’area del Mediterraneo, ma le varietà di riso
coltivate sono diverse: Riso Superfino Carnaroli Biologico, Riso Superfino
Carnaroli Semi Integrale Bio e Riso Nero Integrale Biologico Nero di
Lomellina derivato dalla lavorazione del risone Otello. Quest’ultimo, oltre a rappresentare
un’esclusività sul territorio italiano, scaturita dalla manciata di semi che l’agronomo-genetista Eugenio
Gentinetta portò con sé dalla Cina, costituisce un risultato d’eccellenza, che
il 25 ottobre di quest’anno, nella giornata di festa dedicata al riso ed alla
rievocazione annuale della trebbiatura storica di questo cereale, verrà
insignito del marchio De.C.O. (Denominazione di Origine Comunale). Per chi dispone di tempo
limitato in cucina esiste infine la linea “Pronti e semplici”, che ai chicchi
bio imbustati mescola deliziose verdure essiccate.
Ma come nasce il riso bio?
Nella tenuta Il terreno viene lavorato e
livellato prima della semina mediante mezzi meccanici che vanno a estirpare i
cosiddetti germinelli, soprattutto di giavone, nemico numero uno del riso bio
che, laddove le condizioni atmosferiche lo consentono, può svilupparsi in
asciutta. In che modo? Grazie a un erpice strigliatore, passato più volte sul
seminato con interventi alternati ogni 2- 3 giorni, vengono raggiunte in condizioni
ottimali le “7 strigliature di Sartori” e il raccolto viene bonificato
senza l’uso di pesticidi. In seguito il controllo sulle malerbe viene
effettuato solo con la regimazione delle acque, che inondano i campi nel
periodo estivo: il riso non è una pianta acquatica, ma è sensibile agli sbalzi
di temperatura e l’acqua, fungendo da volano termico, consente alle piantine di
crescere senza subire sbalzi di temperatura. Le spighe, che fioriscono di norma
entro luglio, non devono superare infatti i 40 gradi e non scendere sotto i 15,
altrimenti possono essere soggette a infertilità.
Quali proprietà possiede?
Oltre ad essere caratterizzato da una
maggiore sapidità secondo gli estimatori e a non riportare tracce di sostanze
chimiche, il riso bio espone il corpo in misura minore a possibili intolleranze
alimentari. Nelle varietà rossa risulta ricco di antociani, che svolgono
funzione antiossidante, mentre in quella nera sono presenti ferro e manganese,
che aiutano a combattere le anemie. Gli amanti della buona tavola e
dell’alimentazione naturale si tramandano il nome dell’agriturismo, quasi
nascosto dal verde della campagna circostante, grazie a un passaparola che
funziona da anni. I rivenditori fanno lo stesso.
Una buona salute insomma può essere
favorita anche da un bel piatto di risotto!
Azienda agricola Tenuta San Giovanni
Via Uberto da Olevano 1
Olevano di Lomellina (PV)
Per info: 0384-51093 e 335-5729936
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